Lotta al razzismo, L’Oreal mette al bando i termini ‘sbiancante’ e ‘schiarente’ per quanto riguarda i prodotti dermatologici.
Sull’onda delle manifestazioni contro il razzismo nate dopo la morte di George Floyd, L’Oreal ha deciso di mettere al bando parole come sbiancante e schiarente.
L’Oreal mette al bando i termini ‘sbiancante’ e ‘schiarente’
“Il gruppo ha deciso di rimuovere le parole bianco/sbiancante, chiaro/schiarente e luce/illuminante da tutti i suoi prodotti dermatologici per la sera”, recita la nota di L’Oreal come riportata dall’Agi.
La decisione della società testimonia l’impegno del colosso nella lotta al razzismo, veicolata in questo caso da una corretta comunicazione. Lo scopo è quello di sfatare il mito della pelle chiara per valorizzare tutte le tonalità della pelle.
L’impegno di Unilever
Non solo L’Oreal. Anche altre società hanno raccolto la sfida avviando una sorta di rivoluzione nel mondo dei prodotti per la cura della persona e in particolare della pelle.
Unilever ad esempio ha deciso di cambiare il nome di una crema (Fair and Lovely). La società ha precisato che il prodotto valorizza tutte le tonalità della pelle.
Una piccola grande rivoluzione culturale
La ricerca – anche spasmodica in alcuni Paesi – della pelle chiara è figlia illegittima di una tradizione storica. Si ritiene infatti che una pelle molto chiara sia segno di un alto retaggio sociale. Al contrario, il colore scuro o abbronzato della pelle era proprio delle persone che lavoravano ad esempio nei campi. Nel 2020 potrebbe essere arrivato il momento buono per valorizzare due concetti fondamentali. L’uguaglianza e la bellezza legata alle diverse sfumature.